Rumori molesti in condominio: cosa dice la legge

Rumori molesti in condominio: cosa dice la legge


Con l’entrata in vigore della riforma del condominio del 2013, i rumori molesti praticati dai condomini fuori dagli orari stabiliti dal regolamento condominiale possono essere sanzionati dall’amministratore con un’ammenda fino a 200 euro, che può arrivare anche ad 800 euro nei casi di ripetute azioni di distirbo.

Secondo quanto stabilito dall’art. 70 del codice civile, infatti, per le infrazioni al regolamento di condominio è previsto il pagamento fino a 200 euro e, in caso di recidiva, fino a 800 euro e la somma è devoluta al fondo di cui l’amministratore dispone per le spese ordinarie.

L’eventuale sanzione prima di essere applicata effettivamente deve essere approvata dall’assemblea con relativa delibera. Anche il codice penale prevede sanzioni per i rumori molesti in condominio. Stando, infatti, a quanto previsto dall’articolo 659 (Disturbo alle occupazioni e al riposo delle persone), chiunque arrechi forte disturbo con rumori molesti, schiamazzi, strumenti sonori o altro può essere punito con un’ammenda fino a 309 euro e l’arresto fino a tre mesi.

Perché, però, si arrivi a queste punizioni previste dall’art. 659 c.p. trovi applicazione, bisogna presentare prove effettive di quanto si dichiara, e cioè che i rumori molesti sono stati abbastanza fastidiosi e hanno superato limiti della normale tollerabilità di emissioni sonore.



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